Un anno particolarmente interessante, il 2023 che si è da poco concluso, per Zerbinati: “È stato il primo anno dal 2020 in cui abbiamo notato un vero ritorno alla normalità tra i consumatori”, annota il DG Simone Zerbinati. “Sebbene la IV Gamma sia sempre stata presente nel carrello degli italiani, la sua presenza era infatti meno frequente e in qualche modo diversa. Zerbinati ha messo in atto una serie di cambiamenti per soddisfare le mutevoli esigenze dei consumatori, contribuendo così al ripristino dei volumi pre-COVID”.

“Dal punto di vista del mercato e della domanda – commenta – possiamo quindi ritenerci soddisfatti. Tuttavia, ci troviamo sempre più spesso ad affrontare sfide legate alla disponibilità delle materie prime, purtroppo, non sempre regolare. Condizioni climatiche avverse, come la scarsità di piogge in certe regioni e una diminuzione delle aree destinate alla semina di insalate e verdure come spinaci ed erbette, hanno limitato la quantità di prodotto a nostra disposizione. Questo impatta tutte le aziende del settore, costringendoci a operare con quantità limitate di prodotto. Un fattore che dobbiamo assolutamente affrontare in quanto incide inevitabilmente sui volumi di sell-in e di sell-out“.

Le aspettative per il 2024? “La nostra strategia rimane concentrata sulla qualità del prodotto e sulla sua italianità. Sostenere gli agricoltori del nostro Paese e mantenere una filiera di approvvigionamento corta, se non addirittura diretta e controllata, rimane il nostro focus principale. Inoltre, prevediamo aggiornamenti nei formati e nelle size del prodotto, consapevoli che le esigenze dei consumatori sono in continua evoluzione. Per questo motivo, la ricerca a livello di mix, formati e packaging rimangono cruciali per garantire una rotazione ottimale del prodotto e un buon successo sullo scaffale”.

Per quest’anno Zerbinati ha inoltre in serbo una serie di progetti che coinvolgono le diverse categorie di prodotti presidiate: piatti pronti, burger vegetali e insalate pronte. “La richiesta e il consumo di prodotti a base vegetale stanno aumentando costantemente tra gli italiani in modo trasversale e quindi non solo tra coloro che seguono regimi alimentari specifici come vegani e vegetariani. C’è infatti un crescente desiderio da parte di tutti i consumatori di includere prodotti vegetali nella propria dieta, e noi continueremo ad offrire prodotti studiati e prodotti con qualità attenti agli ingredienti, ai valori nutrizionali e ai trend del momento. Ogni categoria di prodotto – aggiunge Zerbinati – sarà arricchita da nuove proposte che rispecchiano le attuali esigenze di mercato, senza però abbandonare i principi fondamentali della nostra filosofia e che danno valore ai nostri prodotti: italianità, ingredienti semplici e rassicuranti e genuinità”.

E per quanto riguarda i costi delle materie prime? “Purtroppo sempre più frequentemente diversi ortaggi scarseggiano a causa di gravi eventi climatici. Una minore disponibilità porta inevitabilmente a un aumento dei prezzi, spesso a livelli insostenibili. Chiaramente non è possibile interrompere la vendita dei prodotti durante i periodi di scarsa disponibilità e siamo quindi costretti ad acquistare gli ortaggi a prezzi non allineati al mercato comportando investimenti considerevoli. Ci auguriamo che nei prossimi mesi la situazione diventi più stabile o che si trovino nuovi modi, anche a livello nazionale, per gestire questa problematica”.

In un mercato come quello della IV Gamma, dove domina la MDD, ottenere visibilità sugli scaffali rappresenta, per Zerbinati, “una sfida ma anche una necessità”: “La IV Gamma è diventata una commodity consolidata, garantendo la sua presenza costante non solo presso la grande distribuzione ma anche in altri canali di vendita. Possiamo dire che ormai è una sicurezza e quasi un’abitudine per il consumatore vederla a scaffale, acquistarla e gustarla “presentata” in un certo modo. Siamo comunque certi che, lavorando sulle ricette, sulle size di prodotto e su altri elementi distintivi, ci sia sempre spazio per la marca. I nostri interlocutori si dimostrano sempre molto interessati a scoprire e sperimentare nuovi prodotti nella categoria. Dobbiamo solo essere attenti perché la IV Gamma, essendo una commodity, è apprezzata per la sua semplicità. Se prendiamo in considerazione ad esempio il lattughino, l’iceberg o la valeriana, sono prodotti basici, monovarietà che continuano a occupare le top 5 delle referenze più vendute. È cruciale innovare e aggiungere valore sugli scaffali, ma allo stesso tempo dobbiamo ricordare che, in questo settore e non solo, la semplicità è spesso premiata”.

 

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